“E’ sottoscrivendo con responsabilità e determinazione, accordi con incrementi economici e regole favorevoli che si fa l’interesse del personale. Il mondo delle chiacchiere per avere un po’ di visibilità non ci interessa”.
Così si chiude il comunicato di FLC CGIL e UIL RUA di qualche giorno fa. Bene, andiamo a vedere chi ci ha guadagnato e chi ci ha perso da questo accordo, perché sia ben chiaro, i soldi rispetto agli anni precedenti non sono aumentati, 1.600.000 euro per il Fondo Comune, stabili dal 2015.
Nel 2015 una parte del Fondo Comune è andata ai Progetti di Ateneo (210.000 euro) quindi è stato distribuito l’86% della somma totale. Alle categorie sono andati (considerando un contratto a tempo pieno, 36 ore):
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categoria B: 858 euro
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categoria C: 808 euro
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categoria D: 759 euro
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categoria EP: 660 euro
Con l’accordo 2017/2018 viene distribuito il 100% di 1.600.000 perché i Progetti di Ateneo non ci sono più. A febbraio 2018 ci è stata data metà della cifra totale, mentre l’altra metà sarà erogata sulla base della valutazione. Poniamo che venga distribuita a saldo la stessa cifra dell’acconto, considerando, in linea teorica, una valutazione piatta. Queste sono le cifre:
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categoria B: acconto di 349 + saldo di 349 = totale 698 euro
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categoria C: acconto di 388 + saldo di 388 = totale 776 euro
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categoria D: acconto di 427 + saldo di 427 = totale 854 euro
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categoria EP: acconto di 427 + saldo di 427 = totale 854 euro
Ne consegue che le categorie B e C hanno perso retribuzione mentre ci hanno guadagnato la categoria D e soprattutto la categoria EP. Infatti:
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categoria B: -160 euro
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categoria C: -31 euro
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categoria D: +94 euro
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categoria EP: +194 euro
In definitiva, ci sono accordi e accordi. Questo è un accordo che toglie a chi ha di meno per darlo a chi ha di più, che era da molto tempo il desiderata dell’amministrazione. Così ha ottenuto quel che voleva.